domenica 23 settembre 2012

Goodbye summer.

Goodbye summer.
È finita l'estate e quest'anno l'ho presa in relax, perché ne avevo bisogno. L'aveva preceduta un anno faticoso e la seguirà un anno estenuante, quindi non mi ha fatto male non stra-fare come mio solito, ma concedermi un po' di riposo.
Tante micro-vacanzine di 2-3 giorni a zonzo per l'Italia a ritrovare amici, ma per il resto Bologna, casa mia, PC, cinema all'aperto.
Senza faticare troppo.
Immergendomi di nuovo in mezzo alle nerdaggini che avevo trascurato per troppo tempo.
E scoprendo che in fondo, nerd, newyorkesi, pony, cyloni, aspiranti performer, coristi di glee club e agenti segreti nerd, possono insegnarmi tante cose sulla vita, anche più del mondo che mi circonda.
Scusami Nerd World, non ti abbandonerò più, almeno non così tanto.

Goodbye summer.
È cominciato il terzo anno di accademia.
L'ultimo.
Questo sarà l'anno delle ultime volte, con un entusiasmo malinconico che permeerà tutti i prossimi mesi di un sapore dolceamaro. L'ultimo primo giorno di scuola. L'ultima festa di Natale. L'ultimo concerto. L'ultimo musical di metà anno. L'ultima lezione di ogni singola materia. L'ultima mock audition. L'ultimo gran finale. L'ultimo giorno. L'ultimo showcase. L'ultimo ogni cosa.
E travolti dal carico di lavoro che ci travolgerà, non ce ne renderemo nemmeno conto finché non sarà superato questo uragano. Sapevo che questo anno sarebbe stato pesante, ma non mi aspettavo così tanto. Già nella prima settimana, serate e il week-end trascorsi in accademia, pensavo che
E in più c'è Gianni Babbotti che verrà a tirarmi per la manica più del solito.
Il solito teorema della mia vita per cui ogni anno ho il triplo di cose da fare rispetto al precedente. Prima o poi questa parabola si interromperà, dai, non è possibile che si proceda così fino alla mia morte per esplosione del cervelletto.

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